Una comunità mussulmana in Australia vede ravvivati i suoi lineari e quotidiani ritmi di preghiera e ritrovo, da Alì (Charlie per gli amici) che grazie (per colpa!) di una serie di bugie piazzate qua e là all’interno della comunità stessa, si ritroverà prima sposato e poi divorziato, pronto però ad impegnarsi di nuovo, dopo un percorso di crescita, con la sua amata Deanna. Una famiglia comprensiva la sua e comunque una storia quasi vera, co-scritta dall’interprete stesso. Fa riflettere quanti e quali siano i vincoli imposti dalla religione, non nei confronti della comunità Australiana che li accoglie, ma nei confronti delle varie etnie all’interno della comunità, che non permette interazione fra uomini e donne; il tutto sottoposto a rituali rigidissimi (vedi la scena della proposta di matrimonio), ad invidie e dannosi pettegolezzi.
Consigliato? Si.